Da quando il paese è nel consorzio Gaia?
Olevano Dal 2000. San Vito L' adesione risale al 1999. Genazzano Dal 1999.
Perché mentre altri comuni hanno abbandonato il consorzio, il nostro paese non lo ha fatto?
Olevano Per tutelare i posti di lavoro, perché la gestione del ciclo rifiuti da parte di un solo Comune è difficile perché così facendo, abbiamo garantito maggiore qualità e controllo del ciclo rifiuti.
San Vito Intanto perché le tariffe sono concorrenziali e poi per salvaguardare i posti di lavoro. (nel 2008 Trinchieri aveva dichiarato: "il Gaia nasce principalmente per risolvere la crisi occupazionale della Valle del Sacco" NdR).
Genazzano Questo andrebbe chiesto a chi ha abbandonato. Posso ipotizzare che quei comuni hanno ritenuto più conveniente il contratto di servizio offerto da altre società del settore, ma potrei anche supporre che ci siano tati problemi di ordine politico.
Quando scadrà il contratto? Verrà rinnovato?
Olevano Il contratto scadrà fra tre anni, ci sarà una evoca solo se il servizio non sarà più adeguato (come prevede una clausola contrattuale).
San Vito Il contratto è stato stipulato nel 2008 con scadenza 31-12-2016: è prematuro parlare di rinnovi alla luce della situazione attuale.
Genazzano Il contratto, triennale, scadrà a fine 2010 e e verrà rinnovato o meno e a quali condizioni sarà oggetto di trattativa (il contratto fra il Gaia e Genazzano, seppur rispettato da ambo le parti, è giaciuto negli uffici del municipio dal 2008 senza essere stato mai controfirmato dall'allora sindaco Pitocco, la firma è arrivata solo nel dicembre del 2009 a sei mesi dell'insediamento della nuova giunta NdR).
Com'è la qualità del servizio della raccolta rifiuti e della pulizia del paese al momento?
Olevano La qualità del servizio è buona, anche se, facendo la raccolta differenziata porta a porta, in alcune zone (via S. Pertini, piazza B. Greco e via Garibaldi) ancora c'è l'abbandono dei rifiuti in strada da parte dei cittadini. Attualmente si procede con denunce verso igno-
i ma si proseguirà con denunce penali verso i responsabili. Ultimamente ci sono problemi visibili a causa della trascuratezza del lavoro svolto sul territorio da parte degli operatori Gaia, ma la situazione sembra vada migliorando.
San Vito La qualità del servizio è buona, San Vito risulta essere uno dei comuni più puliti della zona.
Genazzano Abbiamo lavorato molto con GAIA per elevare la qualità del servizio rimodulando lo spazzamento in alcune zone poco coperte (nei vicoli ad esempio) e reintroducendo la raccolta domenicale nel centro storico.
La TARSU "a quanto sta?" i cittadini la pagano ? il Comune paga il Gaia ?
Olevano 1.70 euro per mq, la più bassa rispetto ai comuni limitrofi (anche grazie alla gestione mista dello spazzamento (50% Comune 50% Gaia) e non è previsto alcun aumento. I cittadini sono in regola con i pagamenti, il Comune ha un ritardo di 15 giorni per il pagamento del rimestre Ottobre-Novembre-Dicembre a causa della chiusura del bilancio.
San Vito Attualmente la tassa per le abitazioni è 3.06 euro per mq e per gli esercizi commerciali 3.99 euro al mq. C'è una tendenza all'aumento, specialmente nei piccoli comuni, come dimostra il prospetto presentato nella delibera di Giunta di Maggio 2008 in cui viene marcato un aumento dei costi pari al 10% annuo per il triennio 2008-2010. Il comune risulta comunque in regola con i pagamenti, così come i suoi abitanti e si sta impegnando
inoltre con alcune iniziative volte a limitare l'aumento previsto per l'anno in corso.
Genazzano 3.35 euro per mq per gli usi domestici. Gli aumenti susseguitisi negli ultimi tre anni (6% annuo NdR) sono quelli previsti dal contratto approvato in consiglio nel 2008, mentre l'ulteriore 1% è necessario per far fronte agli aumenti del costo di smaltimento dei rifiuti conferiti in discarica (Colle Fagiolara).
Nel mese di luglio c'è stata comunicato l'aumento delle tariffe da parte del gestore della discarica (Agensel). Trattandosi di un aumento non prevedibile e quindi non previsto nel bilancio in corso di esercizio ci siamo attenuati, anche nelle more di un pronunciamento da parte della Regione Lazio, a rispettare, per l'anno in corso, la tariffa contrattuale ma anche a costituire un fondo nel bilancio 2010 per poter far fronte ai pagamenti qualora la
Regione dovesse dare il via libera all'aumento. I cittadini la pagano per la stragrande maggioranza e trattandosi di una partita di giro, il comune paga il Gaia regolarmente.
Cosa può dirci della morosità (anche grave) di molti dei comuni aderenti al consorzio?
Olevano Attualmente il problema del Gaia è dovuto prettamente alla morosità di vari Comuni che da anni non pagano il servizio erogato dal consorzio. Se tutti pagasse-ro le sorti del Gaia si risolleverebbero, ma ci sono Comuni che hanno debiti per milioni di euro (quando in un bilancio comunale la TARSU dovrebbe entrare e usci-re come se non facesse parte del giro) ed è ovvio che se questo fenomeno perdurerà nel tempo si arriverà alla dis-soluzione del Gaia.
San Vito La maggior parte tende ad utilizzare gli introiti dei rifiuti per sovvenzionare altre iniziative, molti ci "marciano" contando sul fatto che il consorzio è in falli-mento e sperano di non versare mai la quota. Alcuni comuni hanno addirittura un guadagno sulla tassa in
quanto la TARSU è conteggiata dal consorzio in base al numero di residenti: i comuni che hanno nel proprio territorio un grande numero di proprietari di case non residenti, intascano direttamente le quote di queste abitazioni senza che debbano essere versate al Gaia.
Genazzano Chiedetelo all'ex sindaco di Valmontone no? O all'attuale sindaco di Fiuggi, etc etc La lista dei comuni morosi è lunga e alcuni sostengono posizioni alquanto ambigue, ad esempio quella di non riuscire a riscuotere la TARSU, come Fiuggi, che con un centinaio di strutture ricettive ha accumulato qualcosa come 4-5 milioni di arretrati. Un albergo non è una capanna isolata nascosta in un bosco...
Come commenta lo sciopero bianco dei dipendenti Gaia di dicembre ? Ha creato molti disagi ?
Olevano Anche a Olevano hanno scioperato. Come già dichiarato davanti al Commissario ed ai Sindacati nell'as-semblea pubblica Gaia, il Sindaco ribadisce che è giusto scioperare ma si deve scioperare nei Comuni morosi, non creando disagio ai Comuni in regola con i pagamenti.
San Vito Lo sciopero è la normale forma di protesta che un lavoratore può utilizzare quando si vede negato un diritto (lo stipendio). Il paese comunque non ha subito disservizi.
Genazzano Lo “sciopero bianco” non è praticamente stato avvertito dalla popolazione anche perché, fortunata-mente, la protesta è rientrata in poche ore dopo l'annuncio che GAIA avrebbe provveduto al pagamento della tredicesima mensilità ai dipendenti. Solo in una giornata siamo stati costretti allo svuotamento di alcuni cassonetti con l'ausilio del nostro personale
Cosa sa della paventata cassa integrazione per molti lavoratori del Gaia?
Olevano L'ipotesi di cassa integrazione non c'è, si tratta di giochi che talvolta si fanno per smuovere l'opinione pubblica.
San Vito La situazione del Gaia è critica, il consorzio è in stato di fallimento e il commissario si sta adoperando alla vendita, anche se più passa il tempo, più il prezzo si
abbassa. Probabilmente ci sarà uno smembramento. Il comune ha già perso la quota versata per aderire alla SPA pari a 60.000 circa. Una ristrutturazione qualora il GAIA
andasse avanti credo sia necessaria visto l’esubero di personale.
Genazzano Da quel che riportano anche i giornali nazionali la CIG dovrebbe riguardare il lavoratori del termovalorizzatore. La situazione GAIA è evidentemente molto delicata. La questione rifiuti, a prescindere dalla situazione particolare, richiede a mio avviso un intervento deciso da parte degli enti territoriali superiori il cui sforzo deve essere indirizzato da un lato alla sensibilizzazione e responsabilizzazione dei cittadini verso i comportamenti
sostenibili e quindi alla differenziazione, dall'altro è necessario imprimere una svolta alla politica ambientale dei comuni tracciando percorsi ben definiti, vincolanti ed
il più possibile armonizzati. In definitiva: la differenziazione dei rifiuti ed il riciclo dovrebbe essere un obbligo di legge.
Quanti cittadini del suo paese lavorano nel Gaia?
Olevano I dipendenti olevanesi del Gaia attualmente sono 5. Ci sono tra l'altro 2 operatori ecologici diretta-mente stipendiati dal comune.
San Vito Il numero di dipendenti sanvitesi nel GAIA non si conosce, certo è che in caso di uscita dal consorzio il GAIA avrebbe accollato al comune 10 lavoratori. Di questi probabilmente solo 4 avrebbero potuto trovare occupazione presso il comune.
Genazzano Al momento sono 4.
Qual è il futuro della raccolta differenziata?
Olevano E' l’unico modo per riuscire ad abbassare i costi della TARSU perché permette di ridurre i costi di smaltimento in discarica. L’amministrazione intende proseguire con la raccolta porta a porta. Attualmente c'è uno studio di fattibilità, approvato in Consiglio Comunale, per la costruzione di un impianto di compostaggio (anaerobico) per 40000 tonnellate, grazie al quale avremo: ottimizzazione dei costi, nuovi posti di lavoro e maggiore tutela dell'ambiente.
San Vito La raccolta differenziata è l’unico modo per riuscire ad abbassare i costi della TARSU perché permette di ridurre i costi di smaltimento in discarica.
L’amministrazione intende proseguire con il porta a porta ed estenderlo all’intero paese.
Genazzano Per noi è indispensabile la realizzazione del centro di raccolta, che è una condizione necessaria affinché si possa iniziare a parlare di differenziazione dei
rifiuti e stiamo cercando di acquisire un terreno a tal proposito.
Personalmente sono molto curioso di vedere gli sviluppi successivi. La raccolta differenziata è una spia del livello di civilizzazione e coesione di un paese, vedremo quanto
questo paese ha a cuore se stesso dalla bontà della raccolta e a quel punto ognuno sarà artefice dell'aumento o della diminuzione futura della TARSU. Per avere effetti positivi e ridurre quindi le tasse, i cittadini dovranno differenziare almeno il 40-50%... oppure prepararsi ad una stangata che loro stessi si saranno prenotati.
Articolo uscito sul mensile Empolitan a Gennaio 2010, a cura di
M.Lozzi, M. Gasbarra, C. Ruggeri
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