martedì 21 febbraio 2012

Inside Job: docu-film sulla crisi finanziaria


Ieri sera ho avuto il piacere di vedere il film documentario Inside Job ,vincitore del premio come miglior documentario nel 2011.
Esso offre una panoramica delle varie fasi della crisi economica (pre-durante-post), puntando il dito contro le cause ed i colpevoli di questa crisi, identificati sia come alti dirigenti di Wall Street ma anche come politici ed accademici che con la loro connivenza l'hanno appoggiata se non addirittura favorita.
Non è quindi il solito documentario esclusivamente contro le grandi finanziarie americane del calibro di JP Morgan, Goldman Sachs o Lehman Brothers, ma contro un intero sistema fatto di poteri forti, lobbies, accademici con il vizio di essere stipendiati dalle grandi compagnie e, sopratutto, di politici appartenenti alle fila delle stesse compagnie che avrebbero dovuto controllare e regolamentare (ogni riferimento a Monti è del tutto casuale).
Interessante e degno di ulteriore riflessione è la parte dedicata proprio agli accademici (fior fiore di professori e dirigenti universitari, luminari in campo economico) che risultano il più delle volte collusi e finanziati proprio dalle compagnie finanziarie americane affinché sposassero e pubblicizzassero la causa della deregolamentazione dei mercati finanziari con particolare accento a quella dei derivati, più volte elogiati e sostenuti come mezzi per ridurre i rischi connessi agli investimenti. Come se non bastasse, questa corruzione di idee ha portato da un lato false e quantomai tendenziose scritti al riguardo, ma soprattutto un insegnamento inquinato che ha forgiato e continuerà a forgiare studenti, intrisi dell'errato concetto di economia = finanza, pregiudicando, nel peggiore dei casi, anche la futura classe dirigente politico-economica americana.
Altrettanto degno di nota è l'ultimo capitolo, dedicato al cosa si è fatto per prevenire future simili catastrofi. Se è, infatti,  argomento noto ai più la causa principale della crisi, lo è molto meno cosa il presidente Obama (ed il mondo) è riuscito a fare per stabilizzare il sistema e prevenire ulteriori ricadute. Non vi svelo il finale, ma è ovvio che le promesse tanto declamate in campagna elettorale o nei primi anni del suo insediamento sono state decisamente tradite, così come è stata tradita la voglia di riscatto e la sete di giustizia dei cittadini comuni, i veri ed i soli a soffrire questa crisi.

Dimenticavo... Bella anche la colonna sonora!

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