lunedì 11 ottobre 2010

Delibere, sviste, correzioni ed omissioni di un Consiglio Comunale

<< II verbale dell'adunanza è l'atto pubblico che documenta, attraverso le deliberazioni adottate, la volontà espressa dal consiglio. […]II verbale della seduta riservata riporta la sintesi della discussione, omettendo i particolari riguardanti valutazioni ed apprezzamenti sulle persone. Gli interventi svolti nel corso della discussione sono di norma inseriti a verbale riportando sinteticamente i concetti espressi da ciascun consigliere, quando gli interessati ne fanno esplicita richiesta. >> Estratto del Regolamento del Consiglio Comunale di San Vito Romano.

Indice dell’affidabilità di un organo pubblico sono senz’altro i documenti ufficiali che emette e tra questi, ovviamente, non possono non esserci le delibere di Consiglio, pubblicate sia nell’albo pretorio comunale, sia reperibili direttamente nell’archivio documentale web.
Esse sono la voce di un’Amministrazione, l’unica registrazione autentica a disposizione della maggioranza della collettività che non partecipa alle pubbliche assemblee.
La mia attenzione si è soffermata su quelle riguardanti il Consiglio Comunale del 7 Settembre 2010 che presentano da un lato aspetti curiosi, divertenti quasi e dall’altro omissioni che, a mio parere, ne pregiudicano la regolarità.
La prova di questo è l’atto relativo alla delibera 30, avente come oggetto l’approvazione del bilancio consuntivo per l’anno 2009. In essa, infatti, non vi è alcuna traccia dell’acceso dibattito fra Consiglieri di minoranza, maggioranza e revisore dei conti in cui si sono messi in dubbio, nell’apice del contraddittorio, con forti accuse da parte della minoranza, addirittura le cifre che completano questo rendiconto. In quella sede, infatti, si è manifestamente obiettato sul fatto che il bilancio terminasse con segno positivo, adducendo come prova, teorica, strani movimenti effettuati con i soldi del Distretto Socio-Sanitario di cui San Vito è capofila, mentre, sempre la minoranza, accusava l’attuale Amministrazione di scarsa programmiticità delle sue azioni, nonché di inadempienza in alcuni ambiti della gestione della cosa pubblica. La maggioranza, invece, dal canto suo, ribatteva prontamente snocciolando, con savoir-faire berlusconiano, il cosiddetto “governo dei fatti”, mettendo nel calderone eventi acccaduti nell’anno 2010, spese non sostenute direttamente da essa, come il viadotto Paolo Tosto, il completamento dell’impianto fognario in località Vallerano e prove di come la parte socio-assistenziale del nostro comune sia osannata in tutto l’hinterland. Oltre a ciò, si è omesso di riportare il siparietto tra lo stizzito revisore ed alcuni esponenti della minoranza proprio sui numeri, le modalità di compilazione del bilancio, nonché, cosa ben più grave, le frasi che erano state messe a verbale su richiesta proprio del revisore, rigurdanti l’estraneità dello stesso alle accuse di bilancio non congruo, mosse dal consigliere Cinti.
Tralasciare i commenti filosofeggianti del Consigliere Pompa ad esempio, che denuncia, in un consiglio il cui oggetto è un bilancio economico i vizi di opinione della stampa nazionale, così come di quella locale, oppure la propaganda elettorale che spesso viene usata come argomentazione per ribattere alle critiche mosse, è sicuramente una possibile opzione per snellire il resoconto, ma nascondere volutamente la parte più importante di un Consiglio Comunale, il contraddittorio tra le parti sull’ordine del giorno, significa privare la cittadinanza non presente del diritto di leggere le motivazioni e le obiezioni espresse dai loro rappresentanti, in cui emergono, spesso, tratti ben più interessanti della sterile promulgazione buracratica del consiglio stesso. Significa, in ultima analisi quindi, falsare l’atto pubblico.
Curiosa, invece, e forse indicativa dell’attenzione che i nostri funzionari pubblici mettono nello svolgere il loro dovere, è la delibera 31, avente come oggetto l’approvazione dello schema di contratto di acquisizione delle aree presso il Residence il Castagneto.
Essa presenta(va) numerosi errori, frutto sicuramente di non attenti copia/incolla che producono un documento quanto mai bizzarro.
La prima incongruenza riguarda il numero dei presenti e il conto dei votanti . Risultano votanti 16 Consiglieri di cui 11 di maggioranza a favore e 5 contrari, quelli di minoranza, mentre nel prospetto riassuntivo delle presenze sono assenti: Deodati Ettore, Tariciotti Augusto e Quaresima Alberto della maggioranza, Mastropietro Giovanni per quanto riguarda la parte concorrente.
Nella realtà, però, tutti e 4 erano presenti, soprattutto Quaresima Alberto, che nella stessa seduta ha anche esposto il bilancio consuntivo dell’annata 2009, in qualità di assessore.
L’unico reale assente, invece, era Testa Augusto, che però risulta(va) anche votante.
Altrettanto curiosa è la nomina del consigliere di minoranza Troiani Marco ad Assessore esterno, non si sa bene a cosa, mentre esilarante è l’avvenuta sostituzione del sindaco, che viene indicato essere Cenci Stefano, consigliere di maggioranza da poco abdicante.
Questa delibera, così conciata, è stata pubblicata il 16-09-2010 ed è rimasta reperibile per poco tempo, perché sostituita il 17 dello stesso mese, dalla nuova copia riveduta e corretta, ora online.
Potremmo dire, ironizzando, che questo comportamento è un chiaro riferimento alla teoria dell’ “Ora approviamo, se stiamo sbagliando si correggerà”, già illustrata in diversi consigli comunali precedenti dallo stesso sindaco Rossi Amedeo, in occasione, ad esempio, di delibere contestate dalla minoranza, perché in odore di illegittimità.
Con questo articolo, non si vuole assolutamente mettere in cattiva luce l’operato di nessun funzionario specifico, ma soltanto porre l’accento su alcune leggerezze, in questo caso alcune gravi ed altre banali, che se compiute in altri ambiti possono tramutarsi in un pesante fardello per la comunità tutta, come si è già rischiato con il bando di cessione della piscina, oppure all’epoca dei lavori riguardanti proprio l’ex albergo il Castagneto.

(la copia della delibera emessa in data 16-09-2010 non è più presente nell’archivio web, ma può essere richiesta e visionata inviando una mail a empolitan@empolitan.org)
(l’articolo è stato scritto in data 27-09-2010)

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