giovedì 28 novembre 2019

Il manifesto delle sardine: analisi del testo

E' passato qualche giorno dalla piazzata di Bologna, dove un'adunata spontanea(?) ed apartitica(?) promossa da 4 trentenni emiliani Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa è diventata la nuova rivoluzione arcobaleno. Sono stati invitati ed intervistati praticamente in tutti i giornali e talk show anti sovranisti, presentati come i nuovi rivoluzionari contro il mostro salviniano che avanza. 
Loro, giustamente, cavalcano l'onda dell'eco mediatico e forti di decine di emulatori sparsi in tutti Italia hanno deciso di registrare il marchio presso l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale, l'Euipo e  di lanciare il loro grido di battaglia, il loro personale manifesto (che sembra scritto da dei sedicenni n.d.a.).
Analizziamolo nel dettaglio:

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Iniziano usando il tipico linguaggio della sinistra da salotto, quella che ha ormai preso le distanze dal popolo e così il popolo, quello che ogni giovane dovrebbe sentire più vicino a sé, diventa il primo nemico. Il populismo  è negativo, se è di destra, peccato che la loro retorica, come vedremo più avanti, sia anch'essa figlia dello stesso istinto.

Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.
Qui, se il soggetto sono sempre i populisti sfugge, invece, chi siano il noi ed i concittadini. Se c'è una cosa indiscutibile, essa è la totale assenza di odio verso gli italiani nel linguaggio dei cosiddetti populisti di destra, se non contro quelli sinistroidi che cercano di imporre esclusivamente la loro verità. Quindi le sardine sono solo di sinistra? Oppure, visto la presa di posizione di Santori su Bibbiano e lo scandalo degli affidi in Emilia, si sta riferendo a quello e quindi circoscrive il noi a noi cittadini emialiani? Se il dubbio rimane, sparisce quello legato ad una critica seria del messaggio populista che viene etichettato come "vuoto di contenuti". In realtà le Sardine lo sanno bene che di contenuti ce ne sono molti, tant'è che li mettono in relazione con le paure e difficoltà, ammettendo implicitamente che una realtà di fondo a cui Salvini, l'impersonificatore del male e dei populisti, si sta aggrappando, esiste.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.

Minacce, generiche.. Argomenti serissimi buttati in caciara, i seguaci che distruggono la vita delle persone in rete?! Forse si riferiscono a Salvini o Meloni che mostrano quotidianamente gli insulti e le minacce di morte che ricevono? Beh, cosa dovrebbero fare? Tacere mentre i moralisti di sinistra augurano ogni male possibile?

Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.
Slogan motivazionale,  nulla da aggiungere. Sinceramente preferisco di gran lunga V per Vendetta, film ispiratore di ogni rivoluzionario de noantri che, però, al contrario delle sardine, lottava verso il potere al governo, quello del pensiero unico, quello della repressione. Le sardine, invece, lottano contro l'opposizione.. E va beh, fa già ridere così.


Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.
Qui la prima contraddizione. Non amano la violenza, ma il loro manifesto è violenza pura, verbale al momento. Incitamento ad una forte contrapposizione che deve sfociare, come si vedrà poi, nel chiudere gli spazi, nell'ostacolare le libertà individuali più elementari, come l'ascoltare. 

Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.
Credono nella politica, tollerano anche chi si fa i cazzi suoi, basta che almeno pensi prima agli altri. Memori del fallimento del duri&puri targato 5 stelle, sono disposti a cedere, da subito, ad una politica malata, quella che pensa al proprio tornaconto. Trovo questo messaggio di una povertà disarmante, soprattutto se pronunciato da trentenni che dovrebbero vivere ancora nel più fiero idealismo, senza compromessi. Partono già battuti, sconfitti dalla politica malata a cui evidentemente sono abituati, rassegnati e per questo non possono ergersi ad esempio da seguire.

Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e madri, nonni e nonne, avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.
Antidemocrazia allo stato puro. L'espressione della maggioranza, del pensiero dominante, che vuole impedire al popolo di ascoltare quelli che oggi rappresentano l'opposizione. Mettono nero su bianco la loro indole, non rappresentano un'alternativa, non sono una speranza, solo l'opposizione antidemocratica all'opposizione democratica, sono il sistema che non vuol cambiare, che si maschera per non farsi riconoscere, che sfrutta la faccia pulita di un giovane pur di far abboccare il distratto, il nostalgico sessantottino, il progressista spaesato che si sveglia solo se rievochi fantasmi di un fascismo che non esiste più. Sono antifascisti in assenza di Fascismo, sono fascisti in piena democrazia. 

Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo
Per convincere le persone di una menzogna, è necessario portare la verità, ma se quella che tu spacci per verità cozza inevitabilmente con l'evidenza della realtà, come li vuoi convincere i tuoi vicini di casa? Perché se il tuo vicino frequenta i mezzi pubblici e si sente a disagio in un vagone di sbandati, perché se il tuo vicino prende l'automobile e ad ogni semaforo è tartassato da rom che ti chiedono il pizzo per lavarti i vetri, perché se il tuo vicino ti contesta il fatto che l'Italia non è in grado accogliere l'intero continente africano non puoi dargli torto, perché se ti contesta che vige l'accordo di Dublino e quindi ogni migrante registrato nel nostro territorio, qui deve rimanere tu non puoi negare. Pensi di convincerli dicendo che le statistiche smentiscono la percezione? Bene, pensi che il tuo vicino crederà più alla tua narrazione di una statistica piuttosto che alla sua esperienza di vita reale? Auguri!

Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo sardine libere, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto.
“E’ chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”. - Firmato "6000 sardine"

Non bene, ma so nuotare. Aspetto con ansia che la mia sardina vicina di casa venga a convincermi.








  

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