Tutti di nuovo a lamentarsi dei falsi alimentari, della necessità di apporre etichette più stringenti sulla composizione dei prodotti per evitare che all'estero vengano spacciati per Made In Italy prodotti di scarsa qualità che in realtà sono soltanto imitazioni dei cibi nostrani.
Ma cosa c'è scritto nelle etichette dei prodotti confezionati in Italia e venduti sul mercato italiano?
Giorni fa mi è capitato di acquistare la "Salsa fresca ai funghi porcini" Conad che mostra in bella vista, a caratteri cubitali, il fatto di essere fresca, senza glutine, senza conservanti e soprattutto ai FUNGHI PORCINI, come dimostra la foto qui sotto.
Cosa contiene, in realtà, questa salsa?
Innanzitutto, sul retro, in piccolo, la salsa cambia nome, diventando "Salsa fresca ai Funghi", perdendo il qualificatore dei porcini.
Ecco l'elenco completo degli ingredienti scritto sul retro:
- 37% funghi, di cui
- 26% prataroli coltivati (Agaricus Bisporus), leggasi champignon
- 11% Porcini (Boletus Edolis)
- panna
- olio di semi di girasole
- acqua
- sciroppo di glucosio
- burro
- formaggi grattuggiati
- amido modificato di mais
- prezzemolo
- aglio
- cipolla
- aromi
- pepe
- acido lattico
- noci, forse (può contenere)
Chi comprerebbe una salsa fresca ai funghi champignon?
E' palese, in questo caso, che si stia spacciando la salsa fresca per un prodotto ai porcini per darle un valore aggiunto, dato che il fungo porcino è sicuramente uno dei funghi più pregiati, quando, invece, la salsa, ne contiene soltanto un 11%.
Come è possibile che le autorità competenti permettano che un prodotto venga spacciato come di qualità, pregiato, ai funghi porcini, quando soltanto un decimo dei suoi ingredienti è composto da quello mostrato in bella vista sulla sua etichetta principale?
Regole più ferree, sì, ma in primis sul made in Italy venduto in Italia!
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