venerdì 15 giugno 2012

Il caso di Fabio Gullotta: ennesimo esempio di giornalismo spazzatura

Nella consueta rassegna stampa mattutina mi sono imbattuto in un articolo de Il Messaggero dal titolo quanto mai allarmante: Ubriaco alla guida sterminò famiglia. Non passerà neanche un giorno in cella

Mi son detto, scandoloso, come è possibile?!
E così ho inziato la lettura e, come già sospettavo, i fatti narrati non corrispondevano assolutamente al titolo strillone. 

Vediamo innanzitutto cosa è successo il 15-01-2011, data in cui a Campobello di Mazara è avvenuto l'incidente automobilistico. Riporto frammenti di un articolo del Giornale di Sicilia:

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E' stato denunciato dai carabinieri per omicidio colposo plurimo, aggravato dallo stato di ebbrezza alcolica, Fabio Gulotta, il giovane di 21 anni che ieri sera ha travolto a Campobello di Mazara, con la sua Bmw 320 B, una 600 sterminando una famiglia. Nell'incidente sono morti due fratellini, Martina e Vito Quinci, di 12 e 10 anni, e la loro mamma, Livia Mangiaracina, di 37, mentre è rimasto gravemente ferito il marito della donna, Baldassarre Quinci, di 43 anni,
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 [...]
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Secondo una prima ricostruzione della dinamica, Quinci avrebbe contribuito all'incidente commettendo una lieve imprudenza allo stop [...] L'investitore, al quale è stata ritirata anche la patente, è stato accertato tuttavia che andava ad una velocità di 120 chilometri orari circa, [...] Dagli esami ai quali è stato sottoposto è emerso che Gulotta aveva nel sangue un tasso alcolemico di 0,72 milligrammi per litro, di poco eccedente il limite di 0,5, ma comunque sufficiente per indicare uno stato di ebbrezza alcolica
[...]

Sei mesi dopo, come riportato da Il Messaggero

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Baldassare Quinci, che nell'incidente rimase gravemente ferito e al quale gli inquirenti contestarono un concorso di colpa (dalla perizia emerse che non si era fermato allo stop), si suicidò impiccandosi a una trave.
>>

La vita è fortemente ingiusta e nulla potrà ripagare il dolore per la morte di un'intera famiglia, certo è che questo giornalismo da 4 soldi non rende giustizia a nessuno e dovrebbe essere fermato. Non è possibile creare un mostro senza che ve ne siano i presupposti, così come non è possibile speculare in questo modo sulla vita delle persone, nella fattispecie la famiglia Gullotta che credo sia rimasta ugualmente provata dalla vicenda.

Il titolo ad effetto, infatti, genera subito una sensazione di rabbia, il lettore si infuria ancor prima di capire cosa è successo perché il messaggio veicolato è molto semplice: un ubriaco che, dopo aver sterminato una famiglia non passa neanche un giorno di galera.  << ODDIO, SCANDALO!! La solita giustizia italiana!! >> così avranno commentato tutti i lettori più superficiali. Il clima di sfiducia verso le istituzioni è alimentato ed il mostro ubriaco è pronto per riempire le colonne di un articolo che probabilmente nessuno però leggerà.


Ed invece no, non c'è nessun mostro e nessuna giustizia fallata questa volta.
C'è la storia di un incidente, come ne accadono a decine ogni giorno, nel quale, però, il fato ha voluto che ci scappasse più di un morto. C'è la storia di un giovane, che sì, ha infranto le regole del codice della strada e per questo è stato punito.
All'imputato non era mai stata tolta la patente, la sua auto non era "lanciata a folle velocità" e il suo stato di ebrezza era di poco superiore al consentito.
Lo dice il presidente del tribunale di Marsala Gioacchino Natoli, intervenendo sulla vicenda del giovane condannato a due anni (pena sospesa) dopo che con la sua auto ha provocato al morte di tre persone. La sentenza ha destato scalpore e polemiche.
Fabio Gulotta, 22 anni, patteggiò la pena. Nell'incidente persero la vita, il 16 gennaio 2011 a Campobello di Mazara, una madre e i suoi due figli e riportò lesioni personali gravi il marito, Baldassare Quinci, che si trovava alla guida dell'auto. Sei mesi dopo l'uomo si suicidò.
"Gulotta - spiega Natoli - si trova sottoposto alla sospensione (per tre anni) della patente di guida sin dal giorno successivo al tragico incidente mortale. Nessuna precedente sospensione della patente di guida gli era stata inflitta, appena due anni prima, a seguito di un incidente stradale con feriti (in realtà mai avvenuto)".
"Secondo gli accertamenti peritali - aggiunge il magistrato - svoltisi durante le indagini preliminari, lo stato di ebbrezza contestato a Gulotta era di poco superiore al limite consentito dalla legge (0,72 invece che 0,50) e non costituisce illecito penale (bensì amministrativo). Questo non ha comunque impedito - in base alle risultanze della consulenza tecnica disposta dal pm - che Gulotta reagisse, con sufficiente immediatezza, all'attraversamento dell'incrocio da parte dell'autovettura condotta da Quinci, il quale peraltro non si è fermato al ben visibile segnale stradale di Stop.
"L'auto di Gulotta - conclude Natoli - lungi dall'essere lanciata a 120 all'ora, andava a una velocità stimata dal consulente tecnico del pm pari a 75-80 km/h, in luogo del limite di 50 km/h".
>>
Giusto che paghi, ma si è trovato di fronte ad un altro errore, commesso da quelle che poi diventeranno le vittime stesse dell'incidente.
Non c'è neanche un ubriaco, ma soltanto un italiano qualunque che si ritrova ad uscire da un ristorante dopo aver bevuto un paio di bicchieri di vino ed un ammazzacaffé.

La mia indignazione, quindi, non è per il caso, ma per questo ennessimo esempio di giornalismo spazzatura.







4 commenti:

  1. assolutamente d'accordo, basta manipolare l'informazione alla ricerca del titolo d'effetto senza pensare ai problemi che questi possano creare

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  2. C'è sempre chi difende personaggi di questo genere e si preoccupa più delle loro famiglia che delle famigie delle vittime e di quella sterminata.
    di certo c'è solo una cosa: in Italia ormai andare a 120 all'ora su una qualsiasi stradina e travolgere e uccidere una o più persone, in pratica, non è reato.
    Ha ragione il fratello di una delle vittime: il messaggio è fin troppo chiaro: continuate pure a fare così, se vi aggrada, tanto non avret alcun tipo di punizione.
    Dato che oltre a ciò, a questo delinquente non è nemmeno stata ritirata la patente.
    E quindi già da oggi sarà di nuovo liberissimo di scorrazzare a 120 all'ora per le strade della sua città.Senza alcun limite, senza alcuna pena, senza alcuna punizione, facendo solo ed unicamente quello che gli pare.
    E magari ammazzando di nuovo qualcuno.
    quello che fa disinformaione sei tu, mi pare:dici: "è la storia di un giovane, che sì, ha infranto le regole del codice della strada" (come dire: embè che sarà mai, uan cosuccia da nulla, una ragazzata..ha solo fatto fuori quattro persone,poverino!"), e "per questo è giusto che paghi" omettendo propria la parte più importante: Gulotta non solo non farà nemmeno un giorno di galer, ma non ha avuto nessuna sanzione di nessun tipo, come ho detto sopra, nemmeno il ritiro della patente.
    Quindi non è stato ASSOLUTAMENTE punito.
    al contrario sembri essere molto severo col povero Quinci, che per aver sforato di pochi cm lo stop (magari perchè non ci vedeva bene!) è stato addirittura considerato correpsonsabile dell'omicidio.

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  3. del resto lo dici anche tu: gullotta non è mica un giovinastro che scorazzava con un macchinone potente come la BMW a 120 all'ora su una stradina di città(e questo punto vorrei che tu mi citassi le stradine di città il cui limite massimo è superiore ai 120 all'ora!!!), ma un poveraccio ASSOLUTAMENTE incolpevo e e toalmente innocente che è- lui sì!!!-la vera vittima.
    e che,a quanto pare anche secondo te, non deve essere assolutamente punito per wullo che ha fatto.Quindi deve essere lasciato di nuovo libero di scorazzare col suo macchinone a 120 all'ora. Deve essere lasciato libero di non rispettare le regole della strada. Deve essere lasciato libero di mettere ancora a rischio la vita di altre persone , tutto perchè è assolutamente giusto che lui sia libero di divertirsi come gli pare, senza alcun rispetto per le regole di qualsiasi tipo e per la vita altrui!
    Del resto non è cosa nuova:lo sapevi che già in precedenza, sempre a causa dell'alta velocità aveva provocato un incidente dove per fortuna erano stati solo dei feriti?
    quindi mi pare che la disinformazione la stai facendo tu, non citando come stanno veramente le cose riguardo a questa persona.
    Una sola domanda: ma se suo amico o parente per stare cosi accaninatamente dalla sua parte e da quella della sua famiglia?
    perchè ho notato che hai citato la famiglia Gullotta scrivendo ", così come non è possibile speculare in questo modo sulla vita delle persone, nella fattispecie la famiglia Gullotta che credo sia rimasta ugualmente provata dalla vicenda.". Non UNA sola, misera parola sul dolore delle famiglie delle vittime. Non una sola parola sul dolore da loro provato e che sempre proveranno.
    non una parola di pietà per le vittime.
    No, tutti i tuoi pensieri vanno alla famiglia Gullotta, è la famiglia Gullotta che deve essere tutelata, non quelle delle vittime. E' sulla loro pelle che non bisogna specular, non su quella delle altre famiglie delle vere vittime.E' a loro che non devono essere creati problemi, non alle fsmiglie delle vittime. Quasi quasi...manca poco che dici che chi ha denunciato Gullotta e i giudici che lo hanno processato deve scusarsi con loro!
    manca poco che chiedi pubblicamente la testa dei familiari delle vittime per aver gridato ad alta voce contro questo ennesimo caso ingiustizia e di permissivismo nei confronti di un assassino. Dal tono del post non mi sarei stupita se l'avessi fatto.
    No, per loro nulla, se non il colpevolizzare il povero Baldassarre Quinci, che evidentemente il suo (lievissimo) errore non l'ha pagato abbastanza con tutto quello che ha passato, fino la suicidio per il dolore

    quindi,no, non è un povero italiano qualunque. E' un assassino (in primis) e oltretutto pericoloso dato che come si è già visto il fatto di aver provocato un incidente non l'aveva dissuaso ad andare a fortissima velocità su strade dove non è possibile farlo.
    Massì, continuiamo a dare ragione a questo tipo di persone;poi però se questo fatto un giorno succederà a qualcuno della tua famiglia (e credimi...può sempre succedere!!!) voglio vedere se ti tornerà a mente questo post.

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  4. Tiziana, credo che tu abbia frainteso il mio post avendolo ritenuto una difesa verso Gullotta senza rispetto verso il dolore per una famiglia distrutta.
    Il mio post voleva essere una lettura lucida e razionale di un fatto tragico che è stato usato da un mediocre giornale soltanto allo scopo di creare un falso mostro che, però, mediaticamente ha il suo effetto.
    Tu sei il classico esempio di come quel titolo abbia raggiunto il suo scopo.

    Non voglio entrare più di tanto nel merito delle tue accuse perché mosse principalmente da quello stato di rabbia che questo giornalismo spazzatura vuole provocare, ma un paio di passaggi non posso non riprenderli:

    - dici che Gullotta aveva dei precedenti incidenti con feriti. In base a quanto dichiarato dal presidente del Tribunale, parte da poco aggiunta al mio post originale, questo è falso. Lo stesso presidente ha inoltre dichiarato che la velocità era di 75/80 km orari, ovvero di poco superiore al limite di velocità.
    In ogni caso se ha infranto un codice, è giusto che paghi per quell'errore in base però alla pena prevista. La vita è crudele, come dimostra l'esito dell'incidente, ma, come riportato da tutti, gli errori sono stati commessi da ambo le parti e, purtroppo, sono risultati fatali.

    - il mio riferimento all'italiano medio era relativo al tasso alcolemico rilevato. 0,75 è di poco superiore al limite, di 0,5, facilmente raggiungibile dopo una cena e nonostante ciò non si è di certo ubriachi.

    Concludo rassicurandoti sul fatto che ho già avuto un lutto nella mia famiglia dovuto ad un incidente stradale causato da una persona che andava contromano in un senso unico e nonostante questo ho scritto questo post proprio perché la cattiva informazione provoca proprio quei sentimenti di odio, come i tuoi, che non fanno bene alla nostra società.

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