lunedì 3 ottobre 2011

San Vito Romano: inizia l'innovativa raccolta differenziata porta a porta?!


Da qualche settimana campeggia nei principali snodi viari sanvitesi, Piazza Roma e via Giovanni XXIII, un gigantesco striscione pubblicitario che annuncia l'arrivo, anche a San Vito Romano, della raccolta differenziata porta a porta.

Questo proclama, a molti, sarà sembrato sia una spreco di denaro, sia un'immensa presa per i fondelli, dato che che una percentuale della popolazione sanvitese, circa il 30% e residente nel centro storico, già sta sperimentando in modo fallimentare questo tipo di raccolta dal 2009.
Non ci sono statistiche ufficiali sulla bontà della sperimentazione, certo è che visivamente la quantità di immondizia stipata nei contenitori consegnati dall'amministrazione comunale è via via scemata con il passare del tempo e dei proclami.
All'inizio, infatti, anche se accolta con tutti i dubbi e lamenmtele del caso, dovute principalmente alla scarsa frequenza di ritiro ed al notevole ingombro dei secchi distribuiti, specialmente nelle piccole case del centro storico, la raccolta era stata messa in pratica dalla maggior parte degli eletti. A testimonianza di ciò c'era il riscontro visivo, ogni mattina, quando fuori le porte delle abitazioni si alternavano i secchi di diversi colori. Ora, però, a 2 anni dall'inizio della sperimentazione, la situazione è decisamente cambiata, con i cassonetti generici situati nelle restanti parti del paese sempre stracolmi ed il numero dei secchi dedicati al porta a porta drasticamente ridotto fuori dai portoni.
Tutta la situazione è andata via via deteriorandosi a causa dell'insoddisfazione di coloro che stavano testando il nuovo sistema, ma soprattutto a causa dei falsi annunci di estensione della raccolta che si sono susseguiti nel tempo e che non hanno trovato l'aspettato riscontro nelle azioni intraprese dall'amministrazione comunale promotrice. Nessuno degli eletti, insomma, era soddisfatto di esserlo e voleva condividere la sua gioia anche con gli altri concittadini.
Un esempio di falsi proclami sono le interviste sull'argomento pubblicate sul mensile Empolitan, le varie delibere di Giunta (di cui ne riporto una su tutte), oppure qualche manifesto apparso lo scorso anno che indicava come Novembre 2010 la data di inizio...

- Estratto della delibera di Giunta numero 11 del 14-01-2010
<< [l'Amministrazione Comunale] D E L I B E R A 1. di intraprendere il percorso verso il traguardo, per il 2010, il raggiungimento del 100% di raccolta differenziata estendendo sul territorio la modalità di raccolta "porta a porta" dei rifiuti urbani ed assimilati; >>

Perché, dunque, proprio ora, dopo innumerevoli false promesse, ritorna in auge il porta a porta, pubblicizzato addirittura con mega striscioni appesi in paese?
Una risposta potrebbe fornircela la delibera di Giunta numero 63 del 9 Giugno 2011 il cui oggetto recita così:
<< APPROVAZIONE ACCORDO ESECUTIVO AI SENSI DELLA D.G.P. N. 1645/48 DEL 21.12.2005 TRA LA PROVINCIA DI ROMA E IL COMUNE DI SAN VITO ROMANO PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INNOVATIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI >>

Nel corpo della delibera si evince che:
<< Vista la deliberazione di G.C. n. 71 del 19.04.2010 con la quale è stato approvato il progetto di raccolta differenziata “Porta a porta” redatto dall’Amministrazione Comunale, ai sensi del bando della Provincia di Roma n. 1645/48 del 21.12.2005 che prevede la concessione di finanziamenti per l’attivazione del servizio di raccolta di rifiuti domiciliare; Vista la Determinazione Dirigenziale della Provincia di Roma n. R.U. 5714 del 10.08.2010, con la quale è stato concesso a questa Amministrazione un contributo di € 115.927,89 oltre la quota di € 3.380,06 a carico del bilancio comunale, per l’attivazione del progetto di cui sopra [...] D E L I B E R A

1)- Di approvare, per quanto indicato in premessa, l’accordo esecutivo ai sensi della D.G.P. n. 1645/48 del 21.12.2005 tra la Provincia di Roma e il Comune di San Vito Romano per la progettazione e la realizzazione di servizi innovativi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che allegato forma parte integrante e sostanziale del presente atto.
2)- Di demandare al Responsabile dell’Area Tecnica Geom. Enrico Micheli, la sottoscrizione dell’accordo e gli adempimenti conseguenti al presente atto.
>>

Sembra quindi che la provincia di Roma abbia concesso un contributo di oltre 100.000 euro al nostro comune per un fantomatico progetto innovativo di raccolta.
Ad oggi non ci è dato sapere quale esso sia perché, in barba a tutti i regolamenti per la trasperenza amministrativa, l'archivio online non contiene l'allegato del piano né in questa delibera, né in quella originale redatta al momento della presentazione dello stesso, perciò, con mio immenso dispiacere, non possiamo goderci tutta l'innovazione che una raccolta porta a porta potrà darci. (sarà mia premura cercare di recuperarlo ed eventualmente postarlo in seguito).

Gli striscioni, quindi, rappresentano il primo punto innovativo e contemporaneamente il primo capitolo di spesa del finanziamento?

Ai posteri l'ardua sentenza...

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