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martedì 13 settembre 2011
Residence il Castagneto: ora si percorre la via stragiudiziale
Delle vicende del Residence " Il Castagneto" di San Vito Romano mi ero già occupato all'epoca dell'Empolitan con due articoli: "Il Castagneto VIII atto" e "Notizie flash dal Residence “Il Castagneto”"
Da allora ad oggi nessun altro evento di particolare rilevanza pubblica aveva destato il mio interesse fino a quando non vidi che il parcheggio situato in viale Piave, oggetto del contendere per lungo tempo, veniva riqualificato da operai comunali, dotato di nuova segnaletica indicante "Zona a disco orario" e iniziava a fornire entrate alla casse comunali grazie alle multe di cittadini negligenti.
Mi sono chiesto quando e con quali termini questo luogo fosse stato annesso al patrimonio comunale, pensando che si sarebbe dedicato un passaggio in un Consiglio, data la delicata questione, ma sono rimasto decisamente deluso venendo a sapere che il tutto era passato inosservato, nel silenzio più assoluto dei cittadini, della maggioranza e della minoranza.
Soltanto leggendo la delibera di giunta n° 80 del 4 Giugno 2011 (liberamente consultabile dall'albo pretorio online) sono riuscito a scoprire che il passaggio è avvenuto con un atto del segretario comunale numero 894 del 2011 del quale però ignoro i contenuti, data la sua assenza nei vari archivi online a disposizione del singolo cittadino.
Ovviamente, come ogni delibera sull'argomento che si rispetti, non è stato un particolare del genere a catturare la mia attenzione, bensì l'oggetto ed il suo contenuto.
Il primo, agli occhi di chi si è interessato alla questione, può sembrare un'ennesima presa in giro. Esso recita, infatti: "Incarico legale Avv. Novarina per definizione accordo di programma Il Castagneto".
Come? Un altro accordo? Non sono bastati quelli passati sottoscritti anche dalla Regione, oppure le promesse non mantenute, le indagini della magistratura, i tempi di ritardo, gli abusi commessi, la vendita a privati di appartamenti destinati ad uso turistico, il tempo per l'impegno a riacquisire quest'ultimi scaduto a luglio dello scorso anno e via dicendo? Ancora si cercano accordi?
Sembrerebbe di sì.
L'avvocato dell'immobiliare "Il Castagneto", società ora detentrice degli immobili ha infatti richiesto con nota del 15.04.11, prot. 2356,l’autorizzazione amministrativa all’esercizio di residence/ albergo ristorante e la concessione in sanatoria e/o a compiere ogni altro atto necessario a dotare gli immobili di cui alla convenzione delle necessarie autorizzazioni amministrative ai fini del loro pacifico godimento, uso ed alienazione”;. Inoltre, sempre lo stesso, convocato dall'Amministrazione per le dovute chiarificazioni ha confermato da parte della società la ferma volontà di definire la situazione in via stragiudiziale.
Interessante. La società in questione, in torto e in vizio giudiziario ormai da qualche anno si permette di richiedere alcune autorizzazioni proprio per gli immobili oggetto del contendere, di avvalersi di eventuali sanatorie, necessarie per coprire le magagne costruttive, e pretende di risolvere la questione in via stragiudiziale, ovvero lontano dagli iter giudiziari normali, conciliando, quindi, e cercando mediazioni tra le parti con piani e dichiarazioni di intenti, in una sorta di ennesimo tentativo di eludere i propri doveri.
Ed il Comune cosa fa?
l’Amministrazione e in particolare il Sindaco, in qualità di legale rappresentante dell’ente e soprattutto in qualità di Presidente della commissione di vigilanza, ritiene preminente tutelare l’interesse pubblico al perfezionamento del’accordo di programma, anche al fine di promuovere lo sviluppo turistico del territorio attraverso l’aumento della ricettività che conseguirebbe dall’apertura della struttura;
e
Ritiene opportuno tentare in via stragiudiziale un componimento che conduca alla corretta chiusura dell’accordo di programma contemperando al tempo stesso tutti gli interessi delle parti coinvolte
Sostanzialmente accetta, nomina l'avvocato Novarino come suo consulente legale (2000 euro di parcella a fronte di altre offerte che si aggiravano fra i 9 e i 14000 euro) e considera anche la struttura come importante ed utile per il nostro paese.
Beh, ammesso che lo sia, quali saranno gli accordi che verranno proposti?
Come si risolverà la questione del marciapiede antistante lo stabile che doveva essere trasformato, come da progetto originale, in zona di carico e scarico merci? Che ne sarà degli appartamenti tutt'ora in mano ai privati e che dovevano invece essere inglobati proprio in quella struttura turistico alberghiera per la quale si stanno richiendo permessi e concessioni?
Lo scopriremo nelle prossime puntate, quando, cioè, i dettagli della proposta saranno resi pubblici.
(L'intero iter, oltre ad essere riportato negli articoli sopra citati è anche riassunto proprio nel testo della delibera.)
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